Tokyo: la megalopoli dal caos ordinato
novembre 2017
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Corriere Viaggi - 24 novembre 2017
fotogallery di Tokyo
Un cantiere a cielo aperto. Con scavi, palazzi in costruzione, gru e un via vai continuo di camion. Giorno e notte. Così si presenta Tokyo di questi tempi. E lo sarà fino al 23 luglio 2020, giorno d’inaugurazione della
XXXII Olimpiade. Perché secondo lo stile della capitale nipponica, che con l’area della baia arriva a 35 milioni di abitanti, per quel giorno tutto sarà perfetto. Ma nel “caos ordinato” della megalopoli sono tante le oasi di tranquillità. Si raggiungono con una delle 13 linee metropolitane, una ragnatela sotterranea di 257 stazioni. Il biglietto singolo costa dai 170 ai 310 yen (circa 1-2,5 euro) secondo la distanza. Ma per i turisti conviene il pass da uno a tre giorni (6-12 euro). Si risparmia, evitando code alle temibili macchinette elettroniche.
Tokyo abbonda di templi buddisti e shintoisti. Quello del 628 d.C. di Senso-ji nella centrale Asakusa è il più antico. In origine sede della setta Tendai fu distrutto e ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Viene visitato ogni anno da 30 milioni di persone. In particolare i giapponesi venerano l’albero cresciuto nel tronco di uno precedente distrutto dai bombardamenti. Considerato simbolo di rinascita e pace. Il
Grande Buddha alto 13 metri è la più alta statua in bronzo dell’Illuminato. Si trova a Kamakura un complesso religioso che ospita una trentina di templi a sud di Tokyo. Tanti i giardini dove riposarsi da rumore e traffico. A partire da quelli del Palazzo Imperiale ancora oggi residenza dell’imperatore (in parte visitabile). Siamo nel centrale quartiere di Chiyoda, un’estensione verde di oltre 2 ettari. Da non perdere il parco Rikugien, vicino alla stazione di Sengoku. All’interno oltre 5 mila piante, inclusi i ciliegi piangenti che fioriscono a primavera, un lago di carpe e una casa da tè.
Tokyo con migliaia di hotel offre alloggi per ogni gusto e tasche. Dai cinque stelle lusso oltre 500 euro, agli ostelli da poche decine. Interessante la proposta del tradizionale
Ryokan Shigetsu, con una storia di 80 anni. Come tutte le locande tipiche le stanze sono in assoluto stile minimal-zen e prevedono un letto tatami, al più un basso futon. Dalle camere si gode la vista mozzafiato sulla nuova Tokyo Sky Tree la super torre da 634 metri di altezza. Sono previsti bagni rilassanti in vasca e colazione giapponese con riso cotto e verdure. Niente breakfast all’occidentale. I prezzi partono da 120 euro a notte. Chi volesse stare in un ryokan tradizionale con enormi
vasche Onsen in legno, si deve spostare con un treno rapido JP nelle zone occidentali della capitale. Qui si trovano locande ai piedi del monte Fuji dotate di sorgenti e pozze interne di acqua calda. Le norme per accedere prevedono spazi separati uomo-donna, l’ingresso è vietato per chi ha tatuaggi. Ma quelli piccoli si coprono con appositi cerotti.
Per provare un’ebbrezza unica made in jap basta dormire nei
«Capsule hotel». Si tratta di cubicoli (meglio dire loculi) in plastica lunghi 2 metri e larghi 1,5. Progettati negli anni ‘70 per chi perdeva l’ultimo treno serale del rientro a casa. Ecco perché si trovano nelle vicinanze delle grandi stazioni. Importante non soffrire di claustrofobia, né essere in sovrappeso. Però ci sono tutte le comodità: un piccolo televisione, lettore Mp3, aria condizionata e sveglia. Esistono Capsule con oltre 600 cuccette disposte su tre livelli. I bagni sono comuni, nei corridoi distributori automatici di bibite e zuppe calde. Il prezzo parte da 30 euro. Inclusi spazzolino da denti, sapone e dopobarba. E Buonanotte dalla capitale del Sol Levante.
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twitter @utorelli